Categoria: Cultura

PER IL CORAGGIO DEL “FOLLE VOLO”: TE DEUM LAUDAMUS

E’ nel silenzio che si porta dietro il Natale che ci investe una grande risorsa, che ci impone di prenderci qualche momento tutto per noi: di solito si pensano e si rivivono cose trascurate per tutto il resto dell’anno, e resta tanto tempo anche per vedere qualche buon film alla televisione, per riordinare qualche vecchio cassetto, per ascoltare un pò di musica, per cucinare qualche buon piatto.

SIAMO TUTTI SOLDATI DI UNA GUERRA CHE SI CHIAMA VITA

Di questo dobbiamo parlare quando accadono eventi meno apocalittici, ma non meno tragici come i terribili, drammatici, diabolici fatti di cronaca ai quali abbiamo assistito con sgomento in questi ultimi mesi. Continuiamo ad assistere, come sempre accade in queste circostanze, al levarsi di malinconiche voci a significare nella modalità del piagnisteo o dello sdegno che la civiltà è al capolinea.

UN ANNO NUOVO… CON LE STESSE PAURE DI QUELLO VECCHIO

Quando inizia un nuovo anno si viene sommersi di auguri di ogni felicità, di bene, di salute, di ricchezza: si tratta, in genere, di una consuetudine, tanto diffusa quanto superficiale, nel senso che, raramente, quelle parole (bene, felicità, ricchezza) vengono prese seriamente. Tutti siamo consapevoli che è “soltanto un modo di dire”.