L’HO SCRITTO PER PASQUA…

L’HO SCRITTO PER PASQUA… 

INTRODUZIONE

Per tutta la Settimana Santa, ogni sera ri-pubblicherò sulla mia pagina web, dei vecchi articoli che fanno parte della mia raccolta, ancora inedita, “L’ho scritto per Pasqua…”. Si tratta di undici “capitoli-articoli” che ho scritto negli anni passati, durante il periodo pasquale, su diversi giornali, ed ora ho pensato di riunirli in una unica pubblicazione, che si va inserire all’interno dell’unico “mosaico”, composto dagli articoli che ho scritto nel corso degli anni.

L’ho scritto per Pasqua…” racconta del grande avvenimento che ha iniziato l’essenza dell’esperienza cristiana, che è rappresentata dalla morte e resurrezione di Gesù di Nazaret: a Pasqua avviene la vera creazione, incomincia la nuova umanità in Cristo. La “Domenica delle Palme” apre la “Settimana Santa”, la principale di tutto l’anno liturgico, più di ogni altra destinata a rappresentare lo stupendo disegno del Figlio di Dio.

Nella pietà popolare si trova un’ampia testimonianza di come la Pasqua è il centro della vita cristiana… e a questo “centro” si richiamano questi miei scritti, perché anche oggi, inutile negarlo, Cristo è uno “scandalo” per il mondo.
Il pregiudizio anticristiano è talmente forte e radicato da avere pesantemente condizionato anche il mondo cattolico, per cui è diffusa l’opinione che anche i cristiani debbano limitarsi a denunciare il male, le contraddizioni della società, magari con una inutile infarinatura di “valori cristiani”,  ma guai a parlare di Gesù Cristo come “salvatore e redentore del mondo”.

Eppure, facendo mie le parole di Dostoevskij, non smetto di ripetere che: “Al mondo c’è stato soltanto un personaggio bello e positivo, Cristo, tantoché l’apparizione di questo personaggio smisuratamente, incommensurabilmente bello, costituisce naturalmente un miracolo senza fine…”.

Anche questa volta, mi auguro solo che, per chi andrà a curiosare nei miei scritti, il tempo dedicato a queste letture non sia del tempo perso, come quei brani che, dopo averli letti, li si butta via come si fa con la sigaretta quando è arrivata alla fine. E, facendo mie le parole del Manzoni, se sono riuscito soltanto ad annoiarvi, credetemi non l’ho fatto apposta!

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