Autore: Michele Scozzarra

RELIQUIE IN VENDITA…

“Vendeva su eBay, a un prezzo compreso tra 5 e 10mila euro, una spina della corona di Gesù e una parte della spugna imbevuta di aceto che i soldati romani posero sul suo costato”. Con l’accusa di ricettazione, un religioso è stato denunciato dai militari Guardia di Finanza di Cosenza che hanno perquisito la sua abitazione e recuperato le reliquie “attribuite a Cristo”, trafugate nel 2007 dal santuario di Veroli, in provincia di Frosinone. Gli oggetti erano inoltre corredati da una pergamena autenticata che ne attestava l’autenticità. Il religioso, originario della provincia di Cosenza ma che abitava a Roma, è stato trovato in possesso di altre reliquie tra cui una appartenuta a San Francesco di Paola.

QUANTI PATRIMONI NASCOSTI DA SCOPRIRE CI SONO NEI NOSTRI PAESI…?

Penso che pochi sanno, per esempio, dell’esistenza di una piccola chiesetta (praticamente un grande stanzone) proprio all’uscita dell’autostrada, proprio entrando a Palmi, sulla sinistra dopo il distributore di benzina. Io l’ho “scoperto” per caso mentre parcheggiavo la macchina per entrare in un caseificio. Scoperta la mia, forse, di scarso rilievo… ma quanta tristezza ho provato al pensiero che, anche questo, è solo un piccolo esempio che possiamo portare a testimonianza di un degrado e un abbandono quasi sempre colpevole.

GIOVANNI CONIA: ORAZIONE FUNEBRE PER L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DELL’ARCIPRETE ANDREA MUMOLI DI LIMBADI

Ma, a dire il vero, non pensavo mai che, inaspettatamente, venisse fuori uno scritto totalmente sconosciuto anche ai più approfonditi studiosi del poeta galatrese: infatti, fino ad oggi, dell’abate Giovanni Conìa sono state pubblicate solo le poesie.

Per questo, mi considero fortunato di aver avuto la fortuna di far conoscere, grazie alla gentilezza della Signora Tina Mumoli-Martorana di Limbadi, l’elogio funebre che l’abate Conia, il 28 giugno 1817, quando era arciprete di Zungri, compose per l’anniversario della morte dell’Arciprete di Limbadi Don Andrea Mumoli. E’ questo un documento di grande importanza, perché contribuisce a far conoscere, ancora di più e meglio, la vera dimensione culturale, oltre che oratoria, di Giovanni Conia.

SULL’ABATE GIOVANNI CONIA

Giovanni Conia nacque a Galatro nel 1752, da Francesco e da Rosa Siciliano, per come si ricava dall’atto di morte, anche se il canonico Giuseppe Pignataro ha scritto che “non è possibile indicare lo anno di nascita di lui perchè nel verbale di morte accertata, è segnato con una cifra globalmente espresso”. Quanto al luogo di nascita è sempre il canonico Pignataro che scrive “nella domanda di ammissione al concorso di Zungri, egli stesso si dice di Galatro”.

MOANA POZZI

Moana Pozzi è morta 23 anni fa esatti, il 15 settembre del 1994. Aveva 33 anni, guadagnava circa 60 milioni di lire al mese e si sentiva molto insicura sul suo futuro. Sono passati più di due decenni, e ancora tanta gente si interroga ancora su di lei e si pone la domanda cruciale: chi era Moana Pozzi, davvero? Perché, dopo così tanto tempo, molto dei misteri che circondano la figura della pornostar italiana sono irrisolti? Perché il suo personaggio è ancora così prepotentemente vivo? Al momento della morte su Proposte, nella mia rubrica “Osservatorio”, anche io mi sono interrogato sul “rumore” che la sua morte ha provocato…

CARISSIMO MICHELE… UMBERTO DI STILO INTERVIENE SUL MIO ARTICOLO “SAN ROCCO DI STELLETANONE ALLA CONA”

Il mese scorso ho scritto un articolo raccontando i momenti di preghiera organizzati da don Cecè Feliciano, parroco di Laureana di Borrello, in onore di san Rocco; in particolare, ho scritto della giornata che ha visto “san Rocco pellegrino” in un luogo a noi galatresi molto caro: la Chiesa alla Cona. Con grande soddisfazione, proprio stasera ho ricevuto una bellissima “integrazione e correzione” al mio articolo da parte dell’amico prof. Umberto Di Stilo: solo da un grande studioso delle tradizioni della nostra terra poteva venire un simile contributo, con l’onestà intellettuale di dare testimonianza che “l’offerta del grano come ex voto non era una prerogativa dei contadini e massari dell’altopiano di Castellace di Galatro”.

GRAZIE PRESIDENTE COSSIGA

Esattamente sette anni addietro, il 17 agosto del 2010, è morto all’età di 82 anni il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, stroncato da una crisi cardiocircolatoria: un personaggio che ha contraddistinto la storia del nostro Paese con una vita dedicata alla politica e all’impegno. Il suo settennato ha lasciato un segno importante per la nostra Repubblica anche se, per le sue feroci stoccate, venne soprannominato “il picconatore”.

4^ GARA DI PESCA ALLA TROTA NEL FIUME METRAMO

Oggi pomeriggio, con raduno in viale Aldo Moro alle ore 15, lungo tutto il tratto del Lungo Metramo che attraversa il centro abitato di Galatro, si svolgerà la 4^ gara di pesca alla trota. L’evento quest’anno è organizzato dall’Associazione Pro-muoviamoci e dal locale circolo cacciatori “il Tordo”: le due associazioni si prefiggono l’obbiettivo di ripopolare il fiume Metramo, infatti sono state acquistate dagli organizzatori di 100 kg di trote fario, qualità tipica dei nostri fiumi, la quale si riproduce autonomamente, mentre le trote tipo Iridee si riproducono artificialmente grazie all’aiuto dell’uomo.

FILOMENA SCARPATI RACCONTA VARAPODIO “TRA SACRO E PROFANO”

Per concludere queste mie brevi considerazioni, penso che bisogna ringraziare Filomena Scarpati, perché con questo suo libro riesce a far rivivere, con efficacia e pertinenza, degli argomenti che sono pietre di paragone e buoni stimoli per andare a fondo a ciò che costituisce la storia dei nostri paesi, nella constatazione elementare che bisogna sempre, e con maggiore fatica, difendere gli avvenimenti della nostra storia e tradizione religiosa dal “pensiero unico” di oggi, che vuole annullare ogni tradizione, anche la più evidente, che testimonia il senso cristiano della vita che ci è stato tramandato dalle generazioni che ci hanno preceduto.