LA CAVA ROMANA DI NICOTERA

LA “CAVA ROMANA”: UN TESORO RITORNATO ALLA LUCE 

Non nascondo la paura che provo a scrivere di Nicotera, io che nicoterese non sono, su tutto quanto (a leggere i resoconti su stampa e face book), di bello ed entusiasmante sta accadendo in questo periodo. Nicotera è un paese straordinario per arte, cultura, mare, territorio… e da quello che si avverte ultimamente, ancora più forte sta diventando la voglia di ascoltare e di sapere, di conoscere e valorizzare il proprio territorio, per come dimostrano gli incontri ed i vari raduni di lavoro, affollatissimi, organizzati dai giovani e meno giovani, dell’Associazione “Nicotera Nostra” nelle scorse settimane.

Oggi, purtroppo, anche a fronte di iniziative lodevolissime come questa delle ri-scoperta della “cava romana”, dobbiamo pur riconoscere che non possiamo non descrivere tanti nostri paesi, purtroppo amaramente, come dei punti fermi su se stessi, che rischiano di restare (e non solo culturalmente o “politicamente”), bloccati sui fantasmi di un passato ormai dissolto.

Per questo, penso di non essere il solo a ritenere come sia da prendere, veramente in maniera seria, come esempio l’impegno dell’Associazione “Nicotera Nostra” che invita i nicoteresi a guardarsi intorno, ad andare in giro per i vari quartieri, non solo con penna e taccuino in tasca e macchina fotografica in mano, per toccare con mano quanta Storia abbiamo intorno, quanti “segni” della nostra identità si trovano abbandonati e calpestati nelle nostre strade cittadine… soprattutto quelli che ci rimbalzano davanti, ogni giorno, con una evidenza straordinaria e noi per la nostra consueta distrazione neanche vediamo.

Certamente, parlare della “difficile situazione” in cui versa il patrimonio artistico monumentale della Calabria, e dei nostri paesi in particolare, non è difficile… pensando allo stato decadente ed all’incuria, in cui sono tenute molte opere d’arte, si potrebbe scrivere un’enciclopedia: chi di noi non si è trovato, almeno una volta, di fronte ad un’opera d’arte abbandonata tra l’apatia e l’indifferenza generale? Eppure il ricchissimo patrimonio artistico della nostra Regione rappresenta, accanto alle bellezze naturali e paesaggistiche, un elemento di richiamo, non solo turistico, di enorme importanza, e la “riscoperta della cava romana”, nel territorio nicoterese è uno dei tanti esempi che penso si debbano portare all’attenzione di tutti.

Tuttavia, oltre ai casi di “abbandono”, colpevole o meno, non mancano i casi di opere “nascoste”, note solo a pochi cultori e appassionati, ma quasi sempre sconosciute ai più. Ho avuto modo di notare che pochi sapevano, per esempio, dell’esistenza della “cava romana” a Nicotera: colonne, vasche, capitelli, opere in pietra, inghiottite dall’erba, cresciuta per decenni tra spine e roveti, che ha nascosto un grande patrimonio artistico e storico, veramente di rilevante importanza. Neanche su Proposte, che posso ben dire di seguire fin dalla sua nascita, ho mai avuto modo di leggere niente a riguardo; in effetti, ci sono voluti quasi quarant’anni (da quando nel 1972 il caro amico prof. Lellè Solano ha fatto questa grande scoperta, da grande studioso e ricercatore come pochi ne abbiamo in Calabria) perché‚ qualcuno pensasse di restituirlo alla luce. Era ora!

Piano piano, con tanta passione, tutti quelli che hanno aderito all’invito dell’Associazione “Nicotera Nostra” per la “pulizia” della cava hanno tirato fuori, da una montagna di sterpi e roveti, un grande patrimonio che testimonia una grande storia che abbiamo dietro le spalle… Storia che non riguarda solo la gente di Nicotera, ma è patrimonio di tutto il vasto territorio circostante.

Scoperta questa della “cava romana”, sicuramente, di grandissimo rilievo… ma quanta tristezza, se si pensa che questo è solo uno dei tantissimi esempi che possiamo portare a testimonianza del degrado in cui siamo caduti da tantissimo tempo… e, per favore, non diamo sempre la colpa solo alla politica ed ai suoi rappresentanti!

Quanti altri scempi, come questo, o peggio di questo, sono stati (e lo sono tuttora!) perpetrati in Calabria?… Quante Chiese pericolanti, in rovina ma ancora salvabili, strutture e scheletri di antiche borgate, affreschi, cappelle, edicole sono lasciate in un abbandono quasi sempre colpevole, spesso in uno stato di decadimento non molto lontano dalla totale distruzione.

Sicuramente molte altre cose, di particolare interesse, si potrebbero segnalare… ma non ci muoveremo di un millimetro, a mio parere, se della bellezza di queste scoperte, piccole o grandi che siano, non riusciamo a comprendere e valorizzare il grande patrimonio di cultura che ci è stato tramandato… e che non ci è concesso di perdere!

Non importa se queste opere abbiano o meno un “valore inestimabile” (e qui un incitamento all’Associazione “Nicotera Nostra” è d’obbligo, perché vada avanti nelle “scoperte” di quanto ancora giace nascosto chissà dove negli angoli del nostro territorio!) l’importante è che delle ricchezze così grandi di cultura e civiltà, generate nei secoli passati, non vadano perdute ma siano restituite, in tutta la loro bellezza, al presente.

E, con la crisi di valori e significato, imperante di questi tempi, ci sono tutte le ragioni per pensare che un simile lavoro, che lega direttamente il passato al futuro, non è una cosa da poco…!

Bravi tutti! Continuate e… non mollate!

ARTICOLO PUBBLICATO SU PROPOSTE, N. 6 GIUGNO 2011

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