ORA FERMATI ITALIA…

Ora fermati Italia. Patria splendida e tremenda, bellissima e feroce. Fermati, guarda se hai ancora cuore. Se nel pozzo pieno di riflessi televisivi e di canzonette orrendamente intonate dai balconi hai ancora un cuore o un suo sperduto barlume. Guarda i corpi di tante persone, ai quali la morte in questi giorni sta facendo visita con una certa irruenza, e irrompe tragicamente nelle nostre non più tranquille giornate.

Voltati, non restare indifferente alle sempre più frequenti notizie di tanti morti (fino ad oggi se ne contano più di 3400), che ci colpiscono peggio di uno schiaffo: come se un cecchino, appostato in un posto a noi sconosciuto, avesse mirato a caso, colpendo il primo che capita a tiro… con la paura che il prossimo possa essere sempre più vicino a noi.

Ammira Italia, se hai ancora occhi, perché ammirare si deve l’uomo anche nel dolore, in questo buio, nella sua ora estrema, che suona assurda in una vicenda così nera e imprevedibile. Purtroppo temiamo che la morte ancora non ce la siamo lasciati alle spalle, ma è ancora davanti al nostro cammino, insensibile ad ogni grido che si alza dalle nostre paure.

Ascolta oggi il “crudo silenzio” che ci avvolge tutti, dopo le infinite chiacchiere, e dopo l’accecante delirio dei media, volto a negare ogni preoccupazione, abbiamo dovuto constatare, tristemente, come la morte si è presentata, all’improvviso, mentre noi discutevamo insensatamente di maggioranza, minoranza, elezioni, ambiente, tutte polemiche di uno stile e modalità di vita inutile e rabbiosa! E mentre noi perdevamo il senso della nostra vita, girando a vuoto intorno a discorsi che nulla hanno a che fare con ciò per cui vale la pena vivere, la morte si è presentata nelle nostre case, da padrona, senza annunciarsi, in tempi per noi imprevedibili ed inaspettati.

 Ora fermati Italia guarda, se hai ancora anima o qualcosa del genere nel tuo sguardo, non distogliere la mente. Non deviare più a lungo il cuore perché, per quanto paradossale possa sembrare, in questi giorni, nel rivolgere il nostro pensiero ai morti, può darsi che riusciamo ad assaporare meglio il valore della vita, e ci possiamo accorgere, veramente, che la più straordinaria delle notizie è che il nostro cuore batte e che siamo ancora vivi. Siamo un popolo straordinario, preghiamo che Dio ci guarisca questo male tremendo.

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