SULLA MORTE DEL PROF. ROCCO DI MATTEO

Una morte improvvisa ieri sera, nella sua casa a Galatro, dopo un breve ricovero all’ospedale di Polistena, quella del carissimo amico, e mio maestro, prof. Rocco Di Matteo: maestro alle scuole elementari, ma anche maestro di vita.

Nel corso della sua vita è stato per tantissimi anni protagonista attivo di un periodo storico del nostro paese, dove ha avuto modo di essere presente con una personalità ed una umanità che ha lasciato una traccia indelebile della sua esistenza in ogni ambito della vita della nostra Galatro: anni di lavoro al servizio della nostra comunità, uniti da un rapporto di stima e di amicizia con tutti i galatresi, mi danno la libertà di ricordarlo, in questo triste giorno, senza retorica e senza enfasi, ma semplicemente per quello che è stato come uomo, come cittadino, come amministratore, come padre, come amico, come guida e maestro di diverse generazioni di ragazzi che sono cresciuti nella nostra Galatro.

Il fatto di essere stato un suo alunno mi ha permesso di avere un rapporto “privilegiato” con lui: l’ho sempre visto con un signore di “vecchio stampo”, galantuomo e onesto, genuino nel suo amore per Galatro e la nostra storia, autentico esempio di valori oggi dimenticati, scevro di esibizionismi e sempre disponibile al dialogo e rapporto con tutti, ma severo nella sua profonda moralità di cittadino integerrimo immerso nella nostra realtà sociale senza manie di protagonismo, ma con una grande umiltà e signorilità che lo ha sempre contraddistinto.

Mi avvicinava a lui una comunanza di idee, una uniformità di giudizio su tante cose, unita alla preoccupazione per quella sorta di “male oscuro” che colpisce da anni tante delle nostre realtà paesane.

E, non ultimo, i nostri discorsi sulla fede, sulla sua indiscutibile accettazione del “Gesù-uomo”, ma la sua rigorosa razionalità lo faceva fermare davanti al “Cristo-Dio”: quante ore passate a discutere di questo, a scambiarci articoli e pubblicazioni che oggi, mi lasciano il ricordo dell’uomo erudito, ma anche generoso e buono che ha saputo, nella sua giornata terrena, vivere fino in fondo tutto ciò che la vita gli ha messo davanti.

La sua fine così repentina e dolorosa ci lascia costernati perché perdiamo un amico e, in questo momento la nostra preghiera per lui è anche nel ricordarlo unendoci al dolore dei figli, della moglie, dei fratelli e di quanti lo hanno voluto bene.

Non a caso mi piace ricordarlo anche con questa mia foto di qualche anno addietro, voglio pensare che in questo momento ci stia salutando a tutti, come un amico che si accinge ad affrontare un lungo viaggio, così come si vede nella foto, dicendoci che ci sta aspettando nella stanza accanto, nell’altro lato del nostro cammino, che quello che eravamo gli uni per gli altri lo siamo sempre, che la vita è sempre quella che è sempre stata. Il filo non si è spezzato e lui si è spostato solo dall’altro lato del cammino e ci aspetta, nella speranza che ora troverà la risposta a tante domande, rimaste senza risposta, che si è portato dentro per tutta la sua esistenza terrena.

Ciao Professore… grazie di tutto, soprattutto della vicinanza che non mi avete fatto mancare in nessuna occasione, non vi dimenticherò mai!

I funerali saranno celebrati oggi, sabato 23 marzo, alle ore 15.30 nella Chiesa di San Nicola a Galatro.

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