GALATRO: QUARTA ESTEMPORANEA DI PITTURA ED ESPOSIZIONE DI QUADRI IN MEMORIA DI CARMELINO LONGO

Vie, scorci, panorami, personaggi del territorio”: così come nelle edizioni passate, anche quest’anno questo è il tema della quarta edizione “dell’Estemporanea di pittura, (ac[coglie)re] Galatro”, organizzata dal gruppo “Testimoni di Unità”, che si svolgerà a Galatro oggi domenica 7 agosto 2022: arriveranno a Galatro artisti provenienti da diverse paesi della Calabria che riprodurranno su tela, con la loro interpretazione personale, gli scorci caratteristici del territorio nostro paese e quanto di grande e bello vi è nel nostro ambiente. Questa quarta edizione “dell’Estemporanea di pittura” quest’anno non poteva non essere dedicata a Carmelino Longo, un artista galatrese apprezzato anche fuori Galatro per i suoi dipinti, che noi abbiamo conosciuto, stimato e voluto bene fino a quel triste 5 maggio scorso quando, dopo una breve ma terribile malattia, il Signore ha deciso di porre fine alla sua avventura umana.

Questa dedica dell’Estemporanea a Carmelino, unitamente all’esposizione di alcuni dei suoi quadri, nella sede del “Club della Reggina”, rappresentano un riconoscimento importante per l’espressione artistica che Carmelino ha sempre impresso nella realtà culturale galatrese. Quando si dedica un avvenimento culturale a qualcuno, lo si fa non solo per ricordare quella persona e cosa ha fatto, ma perché si vuole lasciare, a chi verrà dopo di noi, il ricordo e l’insegnamento di chi si è prodigato per dare lustro all’ambiente nel quale ha vissuto, facendo sì che l’intitolazione permetta di poter conoscere meglio il suo profilo umano, la sua sensibilità e la sua passione per l’arte. Carmelino Longo (che ho conosciuto e voluto bene fin da quando siamo nati, che ho visto crescere negli anni, anche nelle sue espressioni artistiche) ha frequentato il liceo artistico Mattia Preti a Reggio Calabria e si è formato, artisticamente, gravitando gli ambienti culturali reggini. È stato allievo dei maestri Conzo e Guarna presso il liceo artistico di Reggio, ha partecipato a diverse mostre collettive dove le sue tele e le sue chine hanno riscosso ovunque lusinghieri consensi della critica.

Nelle edizioni dell’Estemporanea galatrese, alle quali Carmelino ha partecipato, è riuscito ad inserire mirabilmente nelle sue opere degli elementi storici legati fortemente al nostro “piccolo borgo”. Con l’inserimento dei monaci nel territorio e nella storia di Galatro, ha voluto rielaborare un episodio relativo ad un miracolo che San Francesco di Paola ha fatto a Galatro nel 1464, in località Celano, e che il prof. Umberto di Stilo ha mirabilmente descritto nel racconto “Il pane caldo di San Francesco” contenuto nel libro “Racconti”, dove buona parte dei disegni illustrativi degli episodi narrati sono stati realizzati da Carmelino. Nella prima edizione dell’Estemporanea, con l’immagine del fiume, del ponte e di Montebello ha messo in risalto un bambino con il suo pupazzo e valigia pronta per partire: quanta tenerezza e tristezza ha trasmesso, proprio in un momento in cui tanti nostri amici avevano pronte le valigie per andare via da Galatro. Quell’inserimento rappresenta chi è costretto a lasciare la propria terra, colto nell’attimo in cui è pronto per andare via, con una delicatezza cruda quanto reale, dove esplode la solitudine dei borghi della nostra terra, che vengono tristemente abbandonati per necessità, con la dolorosa costatazione che non basta la bellezza dei luoghi a trattenere la gente alla sua terra.

Da quanto sto evidenziando, non si può concludere dicendo che merita sicuramente un plauso, che ha voluto e favorito questa intitolazione dell’Estemporanea a Carmelino, perché non vuole essere soltanto un riconoscimento simbolico ad un caro amico, morto prematuramente, ma il mettere in risalto la testimonianza di un impegno di un artista che si è sempre speso per valorizzare il nostro paese mediante la grande spinta che è riuscito a dare con la sua arte, in tutte le sue rappresentazioni.

Sotto questo aspetto è stato davvero grande: Grazie Carmelino per quello che ci hai lasciato, non mancheranno altre occasioni per ricordarti ancora…

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