NATALE 2016: ALLA RICERCA DI UN CRISTO “VIVO”

L’HO SCRITTO PER NATALE…  (9)

Christmas gifts distribution for children in needSono davvero un cattivo cristiano: questo Gesù di Nazareth, proprio non lo capisco… forse perché avrei preferito vederlo profeta armato, vittorioso in Gerusalemme come nella domenica delle Palme, anziché solo, nato in una mangiatoia, con accanto un asino e un bue; ma fin dalla nascita sono stato legato a Lui e, militarmente, sarò fedele alla mia consegna, aspettando che vinca e torni nella gloria. E sforzandomi di credere che possa davvero vincere, in un mondo che oggi, ben più profondamente di quanto abbia fatto quando è spirato in croce, lo ha abbandonato. E’ appunto per questo che io, che regolarmente riesco ad abbracciare delle cause perse, in quemense-poveri-natale-401x270sto Natale dell’Anno del Signore 2016 voglio rivolgere il mio pensiero ai grandi perdenti dei nostri giorni: penso ai malati abbandonati in casa e nelle corsie di ospedale… penso alla solitudine di tanti nostri anziani ed anche di tantissimi giovani, alle ansie e mortificazioni di tanti genitori per i loro figli… penso allo scoramento e alla disperazione dei disoccupati, alle frustrazioni di tanti giovani che non riescono ad inserirsi nella società… penso ai tanti cristiani perseguitati e uccisi ingiustamente in tutto il mondo. E penso anche ai tanti poveri, che in contrappeso a un mondo si sperperi e di inutili sprechi, muoiono a migliaia per la fame, così come muoiono ingiustamente i poveri cittadini di tanti paesi ancora in guerra, che non riescono a trovare il modo di porre fine a tremendi e inutili spargimenti di sangue.

Roma Pranzo di Natale per i poveri nella basilica di Santa Maria In trastevere organizzata dalla comunità' di Sant'EgidioDi fronte a queste considerazioni, come non ricordare le prime nozioni del catechismo, quando ci veniva detto che Gesù è venuto sulla terra, si è immerso nella condizione umana per condividere la fatica, il dolore… ed anche la gioia dell’uomo! Per questo è sempre più evidente, ogni giorno che passa sempre di più, che la Chiesa (sia in piccole realtà come quelle dei nostri paesi, che nelle grosse metropoli) o si pone come una realtà viva e “incarnata” dentro la società, o viene ridotta ad essere strumento di consenso e di appoggio ai vari “potenti” che si alternano nei diversi ambiti “dell’unico” diabolico potere. Oggi questa “incarnazione” di Cristo, che nel Natale si fa memoria e compagnia di Dio all’uomo, spesso viene dimenticata degli stessi cristiani. Anzi, diabolicamente, questa riduzione di Cristo ad uno spirito, ad un fantasma lontano dalla vita reale degli uomini, è sempre più considerata funzionale all’efficacia sociale del “messaggio cristiano”.

sms_solidaleSi è rinunciato alla “carne e ossa” di Cristo (quella per cui è possibile oggi vivere il Natale!) pur di conservare il diritto di cittadinanza nel mondo secolarizzato ad un cristianesimo solo della parola e dell’etica. In realtà, nulla di decisivo porta agli uomini un “cristianesimo senza Cristo”, senza un Cristo vivo che sia possibile incontrare e seguire oggi.

Ricordo che ci veniva detto anche che a Natale si fa “festa” per rendere gloria a Colui che, venuto duemila anni fa, continua a entrare dentro la Storia degli uomini con una domanda di cambiamento, con un annuncio di pace e di giustizia. Per questo, nonostante tutte le crudeltà del mondo, nonostante tutti gli scandali… nonostante la nostra “poca fede”, si può fare festa lo stesso, soprattutto in modo semplice, come quei poveri pastori della Palestina, che in una notte di duemila anni fa, si sentirono chiamare da un Angelo… si fidarono e seguitolo si imbatterono in una presenza straordinaria che ha cambiato le loro vite. A noi, come a quei poveri pastori, l’Angelo ci chiama ancora, dopo più di duemila anni il lieto annuncio si diffonde ancora nel nostro mondo, e noi siamo chiamati ad andare e vedere.

Buon Natale a tutti…

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