L’ABATE MARTINO A 200 ANNI DALLA NASCITA: UN ANNIVERSARIO DIMENTICATO

Oggi, 8 giugno dell’anno 2018, ricorre il 200° anniversario della nascita dell’Abate Antonino Martino, sacerdote galatrese e studioso di altissimo livello, che ha rappresentato, nelle sue opere, in maniera “cruda quanto profetica”, la condizione del popolo del Meridione dopo l’Unità d’Italia. Tutta la sua produzione letteraria è stata, negli anni, oggetto di numerose pubblicazioni e tesi di laurea.

L’Abate Martino, fin dal sorgere dell’Italia Unita, ha messo in risalto, con acume e intelligenza profetica, le brutte ombre che quella “operazione politica” ha proiettato. Operazione che va inquadrata come una vera e propria violenza contro il popolo del Meridione d’Italia: ed è proprio a questo livello che va collocata la figura e l’opera letteraria dell’Abate Martino, noto non solo in Calabria, per i suoi componimenti contro il re ed i politici del suo tempo.

Ho provato, negli anni passati, a chiedermi “chi era l’Abate Antonino Martino”, e perché su questo strano prete galatrese è stato scritto tanto, e perché i suoi scritti, anche ai giorni nostri, risultano sempre più attuali e profetici.

E oggi, proprio per questo, non riesco a capire come mai Galatro ha completamente dimenticato questo anniversario! L’Abate Martino è stato un gigante, uno dei pilastri della cultura galatrese, le sue opere sono state studiate in tante università ed è anche grazie a Lui che il nostro paese è conosciuto un po’ ovunque. Galatro è conosciuto come il paese di Martino e di Conia. Un omaggio al nostro paese che oggi non è stato ricambiato.

Nei mesi scorsi con qualche amico avevamo ricordato questa ricorrenza, e avevamo anche pensato di organizzare un convegno… ma il tempo è stato tiranno e non si è fatto niente.

Nel mio piccolo, a modo mio, ho cercato di ricordare l’Abate Martino in questo anniversario: in modo “artigianale e spartano” ho messo insieme dei miei scritti sull’Abate Martino, pubblicati nel corso degli anni, ed ho dato vita ad una piccola antologia, proprio per la ricorrenza dei 200° anniversario della nascita, con la speranza che chi leggerà questa mia “fatica”, perdonerà le tante imperfezioni, frutto dei tempi ristretti e dei pochissimi mezzi che ho avuto a disposizione per la stampa.

Questo 2018 è l’anno di un anniversario significativo e Galatro deve ricordare e dare onore all’Abate Martino… e anche se, fino ad ora, tutto tace nel paese che ha visto nascere questo suo illustre figlio, c’è ancora tempo, magari fino al 31 dicembre prossimo, per rimediare a questa imperdonabile dimenticanza!

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