CARO GUERINO, GRAZIE MICHELE …
Guerino De Masi, emigrato da Galatro da più di 50 anni, oggi vive nella Brianza. Fino a qualche anno addietro è intervenuto con i suoi “ricordi d’infanzia galatresi” su Galatro Terme News. Nel 2007, insieme alla moglie è venuto a Galatro per una breve vacanza: da quel momento i suoi “ricordi” si sono interrotti e, da questa constatazione, è scaturito un dialogo tra me e lui, sulla pagine di Galatro Terme News, che ritengo importante ri-proporre oggi nel mio sito. Nella sua semplicità, in questo nostro discutere del nostro Paese, forse, c’è molto di più di quello che siamo riusciti a comunicare. (Michele Scozzarra)
CARO GUERINO…
Caro Guerino,
ho letto con ritardo quel tuo trafiletto dove dicevi che ti avevo smontato nel dire che “la tua venuta a Galatro avrebbe inquinato (alterato) i tuoi genuini ricordi…”. Non so cosa le mie parole ti hanno fatto capire, ma se ricordi bene la sera che ti ho incontrato, durante il mercatino a Montebello, ti ho detto ben altro: ti ho detto che ti volevo scrivere per dirti, prima di venire a Galatro, di cercare di mettere per iscritto tutto quella che la tua memoria ti permetteva di fare, perché una volta giunto al paese natio, dopo cinquanta anni di assenza, nell’impatto con la nuova realtà che ti si presentava davanti, inevitabilmente tante cose sarebbero svanite e non le avresti più recuperate. Le cose vecchie avrebbero lasciato il posto alle nuove… E mi pare che così è stato!
Nonostante tutto questo, penso che la tua venuta a Galatro sia stata una benedizione: sì proprio una benedizione che ti ha permesso di mettere a fuoco le tue radici che anche se, a leggere i tuoi scritti, sembrano provenire da un mondo lontano, di fatto fanno parte di un processo storico abbastanza comune, fatto di usanze, di valori, di tutta una compagnia di persone, che un nuovo mondo ha sostituito e fatto scomparire.
Caro Guerino, è inutile negarlo, il tempo passa, i modi di vivere cambiano: non si può pensare di tornare al proprio paese dopo 40, 50 o 60 anni e pensare ancora che nelle famiglie, anche contadine, si mangi ancora come una volta… dove nello spolpare una coscia di pollo non era una cosa facile staccare la carne dall’osso; oppure pensare che l’insalata venga ancora condita con quell’aceto torbido, magari con qualche farfallina dentro, piuttosto che con quello di marca “balsamico” che si vede continuamente pubblicizzato in televisione; oppure avere l’immagine di donne che affettano il pane, appoggiando contro seni prosperosi delle enormi pagnotte fragranti e ancora calde, che con grande familiarità ripetono la ciclica giaculatoria: “mangia… mangia… che il pane caldo è buono!”.
Caro Guerino, non ha importanza se avevo ragione nel prevedere che la tua venuta a Galatro ha cambiato la tua visione ed il ricordo che tu avevi del tuo paese: in un tempo che brucia ogni attesa, vale sempre la pena ritornare, anche per un giorno, a sentire il melodioso canto dei nostri fiumi, essere assaliti dai ricordi, irresistibili come la vita e inquieti come l’inesorabilità del tempo che passa. Dentro tante case ormai modificate sicuramente ti saranno venuti incontro i “fantasmi” dei tuoi ricordi… i compagni, i vicini di casa… il volto austero dei nonni, le mani crepate dal lavoro: vicende povere e serie di una vita che non c’è più. Forse per te la venuta a Galatro è stata come un renderti conto che, quel mondo che hai idealizzato e scritto su questo giornale, non c’è più ma, rivedendo i nuovi scenari che oggi si sono aperti, non puoi negare che siano riaffiorate lo stesso delle sensazioni che non possono non riportarti all’inizio della tua identità umana.
Caro Guerino, il passato ritorna sempre nella poesia e la poesia vive delle immagini che noi riusciamo, come in un sogno, a far riaffiorare dalla nostra esperienza… Scriveva Cesare Pavese: “A che serve passare dei giorni se non si ricordano?… Verrà un giorno che saremo cadaveri: Che avremo tappata la bocca con un pugno di terra. E nemmeno sapremo quel che abbiamo veduto”.
In questo senso i tuoi ricordi rappresentano una bella, bellissima, poesia dedicata al nostro paese, che vale la pena di continuare, nella memoria di quel che è possibile recuperare come valore e radici di un mondo che non è morto invano… Per cui se pensi che i miei discorsi ti hanno portato a “inquinare” i tuoi genuini ricordi, ebbene ti dico di continuare a comunicare i tuoi pensieri nella memoria della tradizione di un paese ancora capace di solidarietà e di gusto per la vita.
E se continuerai e riuscirai a farlo, fin da ora, ti ringrazio…
GRAZIE MICHELE…
Grazie Michele,
Grazie per il testo interamente a me dedicato. Sono lusingato ed onorato del tuo interesse per me in quanto persona e per i miei modesti scritti/ricordo. Probabilmente, non mi sono espresso correttamente, anzi ne sono convinto, e vorrei, per quanto ne sarò capace, cercare di chiarire il perchè di quei miei trafiletti in cui faccio riferimento alla nostra piacevole ed amichevole conversazione alle terme e poi al mercatino.
La mia voleva essere una confessione, in quanto effettivamente non riuscivo a separare i miei ricordi dalla realtà che ho vissuto in quei pochi giorni trascorsi a Galatro quest’estate.
Volevo, in un certo qual modo, confermare che “veramente” i miei ricordi hanno subito, se non un inquinamento, perlomeno un’altra prospettiva dalla quale riportare alla mia mente quei vecchi ricordi della mia lontana infanzia. Si tratta comunque di cinquanta anni fa… e non è poco. Ma mi è diventato più difficile isolarli e presentarli così come potevo quasi “automaticamente” di come facevo prima.
Volevo dunque confermare che avevi ragione tu!
Aver avuto la possibilità di dialogare con te e con altri, più o meno della “mia” stessa età (spero di non invecchiare nessuno!), mi ha fatto del bene quanto il tornare al caro paese.
Apprezzo grandemente le tue riflessioni sulle memorie che custodiscono momenti di vita che non troverebbero altro spazio di espressione quando oramai la vita si conclude ahimé con quel pugno di terra che tapperà ogni bocca…
Ma so per certo, e lo leggo nei tuoi interventi, che anche tu sai che non tutto finisce là.
Se i nostri pensieri e ricordi possono tramandarsi con semplici poetici scritti che i posteri avranno a disposizione, se vorranno recuperare e rivivere quanto è stato sofferto, gioito, scoperto e vissuto rimane un fatto che, per il credente, nulla è perduto, neanche i suoi pensieri, quelli più profondi ed intimi, inestinguibili, neanche con la morte.
L’Ecclesiaste dichiara nel suo libro che dopo la morte non ci sono né azioni e né pensieri… Ahimé, era un’analisi fredda dettata da un periodo in cui, lontano dal Signore, egli si era sviato, provando ed assaggiando ogni piacere che la sua posizione di sovrano gli permetteva. Non si è fatto mancare nulla… ma in conclusione dovette dire che: tutto è vanità ed un correre dietro al vento, ma che il tutto è conoscere il Signore.
I pensieri e ricordi invece rimangono e rimangono molto chiari anche. Gesù che ci narra del ricco epulone e del povero Lazzaro. La loro situazione dopo morti è chiaramente descritta con particolari di pensieri, desideri e ricordi, almeno per quanto riguarda il ricco epulone che, tormentato, invano cerca una soluzione per lui ed i suoi fratelli rimasti ancora viventi.
Una benedizione… si è vero. Lo è stata la mia ultima visita a Galatro. Una vera benedizione per aver potuto grazie a Dio rivisitare il mio paese ed incontrare tante persone che ho imparato ad apprezzare. Tra queste ci sei tu Michele, come tante altre che mi hanno concesso la loro attenzione ed amicizia.
Se Dio me lo permetterà, ho in cuore di ritornare con i visitatori di questo bellissimo sito, Galatro Terme News, a dei momenti storici che hanno avuto come protagonisti, uomini di fede, nei secoli trascorsi.
Uomini che hanno lasciato una traccia per la loro fede, cultura ed impegno verso il loro prossimo fino a raggiungere lontani paesi dalla Calabria e che sono a giusto titolo citati in quanto pensatori eccellenti ed uomini di cultura, a volte precursori dei nostri valori e ideali che faremo bene a rispolverare un pò tutti, a Galatro, in Calabria, in Italia ed in Europa.
Colgo questa buona occasione per fare i migliori auguri di Natale e di Buon Anno, a te, alla tua sposa ed a tutti i visitatori di Galatro Terme News.