L’HO SCRITTO PER NATALE…

L’HO SCRITTO PER NATALE… 

INTRODUZIONE

presepeDomani inizierà la novena di Natale, per tutta la novena, fino al 24 dicembre, ogni sera ri-pubblicherò sulla mia pagina web un vecchio articolo che fa parte della mia raccolta, ancora inedita, “L’ho scritto per Natale…”.

E’ il mio modo di condividere qualcosa di me, con i miei amici, in questo periodo dell’anno, se è vero, come è vero, che per chi scrive non c’è articolo che non si vada ad inserire, come un perfetto tassello, all’interno di un grande mosaico che altro non è se non la meravigliosa, quanto affascinante, avventura della sua vita.

E se oggi di presepe-5Cristo non si parla tra persone “educate”, io voglio essere maleducato, rozzo e ne parlo, e pure tanto, dell’evento più importante della Storia: la nascita di Cristo.

Anche se, come scriveva Vittorio Messori, oggi più che mai, Cristo è uno “scandalo” per il mondo, specialmente per il mondo della cultura, abitato, per definizione, da “persone educate”: il pregiudizio anticristiano è talmente forte e radicato da avere pesantemente condizionato anche il mondo cattolico, per cui è diffusa l’opinione che anche i cristiani debbano limitarsi a denunciare il male, le contraddizioni della società, magari con una inutile infarinatura di “valori cristiani”,  ma guai a parlare di Gesù Cristo come salvatore e redentore del mondo!

Ebbene sì lo ammetto, lo dico, lo confesso… intendetela come volete, se tra persone “educate” non si parla più di Cristo, se nelle case delle persone che sono “state educate” non c’è traccia del presepe o di altri segni cristiani, io voglio essere maleducato, scostumato, rpresepe-3ozzo e molto altro ancora, e con Dostoevskij non smetto di ripetere che: “Al mondo c’è stato soltanto un personaggio bello e positivo, Cristo, tantoché l’apparizione di questo personaggio smisuratamente, incommensurabilmente bello costituisce naturalmente un miracolo senza fine… Tutto il Vangelo di Giovanni è concepito in questo senso: egli trova tutto il miracolo nella sola incarnazione, nella sola apparizione del bello”.

Mi auguro solo che, per chi andrà a curiosare nei miei scritti, il tempo dedicato a queste letture non sia del tempo perso, come quei brani che, dopo averli letti, li si butta via come si fa con la sigaretta quando è arrivata alla fine.

E, facendo mie le parole del Manzoni, se sono riuscito soltanto ad annoiarvi, credetemi non l’ho fatto apposta!

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