PROBLEMA DIGA SUL METRAMO… NON SOLO SICUREZZA!

Diga Sul Metramo -Galatro-

Diga Sul Metramo -Galatro-

Nelle scorse settimane è rimbalzata la notizia, ampiamente documentata anche su Galatro Terme News, che l’invaso della diga sul fiume Metramo è attualmente al massimo livello di riempimento e, data la situazione di possibile pericolo, visto il mancato collaudo e l’assenza di adeguati sistemi di sorveglianza, il Sindaco di Galatro Carmelo Panetta, ha indetto una riunione operativa, che si è tenuta nel Municipio di Galatro con il Consorzio di Bonifica, la Ragione Calabria, il Prefetto, ecc.

Non sappiamo gli sviluppi di questa riunione, tenuta il 12 marzo, anche se, pare, che è stata fissata un’altra riunione per la prima settimana del mese prossimo. Il Sindaco di Galatro, senza mezzi termini, nella sua lettera di convocazione per l’incontro, da atto che “ … visto lo stato di piena dell’invaso e quantunque i diversi Enti, a ciò preposti, hanno confermato la volontà di procedere al suo collaudo, ancora oggi non vi è documentazione in proposito, tale da rassicurare circa la sicurezza dell’opera… e dato atto che non vi sono sistemi di sorveglianza (e se esistono, il Comune di Galatro non ne è a conoscenza) atti a segnalare eventuali deficienze della struttura… per questo ha indetto la riunione operativa onde discutere e dare concreta attuazione agli adempimenti normativi in merito”.

Sfioratore a Calice Diga Sul Metramo - Diga vuota

Sfioratore a Calice Diga Sul Metramo – Diga vuota

Domande legittime che non possono rimanere senza risposta ma, senza voler eludere le preoccupazioni espresse dal Sindaco, legittime e sacrosante, ritengo opportuno tracciare, a brevi linee, un “profilo” della diga sul Metramo, sulla problematica tecnica che è scaturita dalla realizzazione di quest’opera, tanto impegnativa per le soluzioni tecniche e metodologiche adottate, alcune delle quali applicate, per la prima volta in Italia nelle strutture di dighe in materiali sciolti, perché ritengo che non tutti sono a conoscenza di questo, e sapere tecnicamente “che cos’è questa entità astratta chiamata diga”, forse contribuirà ad allontanare tanti argomenti, il più delle volte fatti “senza cognizione di causa”.

 

Sfioratore a Calice Diga Sul Metramo - Diga vuota

Sfioratore a Calice Diga Sul Metramo – Diga vuota

Nel luglio del 1985, organizzato dal Consorzio di Bonifica della Piana di Rosarno e dalla FELOVI (l’impresa appaltatrice dei lavori della diga), si è svolto presso i cantieri della diga il “Congresso Mondiale delle Grandi Dighe”, al quale hanno preso parte tecnici venuti apposta da tutte le parti del mondo.

Penso non sia inutile riportare, sommariamente, quello che in questa circostanza è stato detto sulla Diga (che a mia firma è apparso in un ampio servizio pubblicato il 5 luglio 1985 sul quotidiano Oggisud), come contributo a capire il senso di quanto contiene l’espressione, divenuta ormai usuale, che “dormiamo con trenta milioni di mc d’acqua sulla testa”:

Diga Sul Metramo - Diga in Piena

Diga Sul Metramo – Diga in Piena

Diga Sul Metramo - Scatto di Roberto Proietto

Diga Sul Metramo – Scatto di Roberto Proietto

“Il tema della creazione di un serbatoio sul fiume Metramo, ha formato oggetto di studi, da parte della Cassa per il Mezzogiorno e del Consorzio di Bonifica della Piana di Rosarno, risalenti a molti anni addietro: con essi, si tendeva alla formazione di adeguate riserve di acqua da assegnare al servizio delle vaste superfici di collina e pianura del Comprensorio, che aveva in programma di destinare all’irrigazione. Gli studi ebbero a concretizzarsi con la presentazione, nell’ottobre 1962, di un progetto di massima, a firma del dott. Ing. De Rogatis, sotto la guida dell’ing. Augusto Borrelli. Il progetto di massima venne quindi concepito essenzialmente per poter derivare l’acqua a scopo irriguo durante la stagione estiva, invasando i serbatoi durante il periodo invernale. Dopo approfonditi studi, portati, avanti con competenza e tenacia, e anche con passione, dai tecnici della Cassa per il Mezzogiorno, si è pervenuti, nel 1981, alla fase di realizzazione dello schema idrico avviando, per prima la costruzione della diga sul fiume Metramo…
Il Consorzio di Bonifica, costituito sin dal 1939, opera su un comprensorio di circa 87 mila ettari ricadenti nella fascia tirrenica della provincia di Reggio Calabria. Assume rilevante importanza l’opera sul Metramo. Difatti, finito il sogno delle ciminiere nelle pianure calabresi e costatato che la grande industria tarda a venire, l’unico settore, oltre a quello turistico, che può determinare occupazione e reddito è certamente quello agricolo, unitamente all’industria di trasformazione dei prodotti stessi. Non vi è dubbio quindi che quest’opera, che consentirà l’utilizzazione di tanti milioni di metri cubi d’acqua, rendendo irrigue vaste zone di territorio, rappresenta uno dei punti basilari del processo di evoluzione…

Diga Sulla Castagnara (detta anche "Sul Metramo")

Diga Sulla Castagnara (detta anche “Sul Metramo”)

La diga è impostata in corrispondenza della stretta della Castagnara. L’andamento piuttosto irregolare delle sponde ha suggerito la scelta di un’asse longitudinale mistilineo: questo determina una lieve concavità verso monte della struttura, nella zona di maggiore altezza, ed una modesta flessione verso la sommità dell’imposta sinistra. Ne risulta uno sviluppo complessivo del coronamento di 596 metri. Le caratteristiche geotecniche variabili nei terreni di fondazione, l’alta sismicità della zona e le irregolari morfologie delle sponde hanno fatto escludere la costruzione di una struttura di tipo rigido. È stata perciò studiata una diga di tipo misto; terra-rockfill, particolarmente concepita in rapporto all’elevata sismicità della zona delle opere. La tenuta della diga in fondazione è realizzata mediante un articolato sistema di iniezioni lanciate in profondità, a partite dalla base de! nucleo. Una parte dell’intervento assicura l’impermeabilizzazione del terreno nelle zone più prossime all’imposta del nucleo. La strumentazione adottata consente i tradizionali controlli in corpo diga, sia durante la fase esecutiva che nel corso dell’esercizio e, data la sismicità della zona, il rilevamento di movimenti tellurici principali e indotti. A completamento di questa strumentazione si è prevista una fitta rete di punti di riferimento topografico e una serie di piezometri opportunamente disposti sia in fondazioni che fuori dall’impronta della diga…
I lavori sono stati consegnati ufficialmente l’8 giugno 1981 e lo svolgimento di essi era distinto in due fasi diverse: la prima della durata di circa 2 anni, durante la quale sono state effettuate alcune ulteriori indagini a conferma delle previsioni progettuali; la seconda, dopo l’esito positivo delle indagini supplementari, ha visto l’inizio di tutte le opere connesse alla realizzazione della diga. La natura dei terreni e la presenza di abbondanti acque hanno reso particolarmente difficoltoso l’avanzamento dello scavo per il verificarsi di rilasci di fornelli, ed hanno imposto l’adozione di interventi speciali quali infilaggi espansi in calotta e trattamenti di consolidamenti preventivi. Ciò malgrado l’avanzamento è stato accompagnato da notevolissime difficoltà con soste forzate, che hanno comportato un notevole slittamento dei tempi di esecuzione dell’opera…

Disegno Caratteristiche della Diga

Disegno Caratteristiche della Diga

Il progetto speciale “Schemi idrici della Calabria” che interessa tutto il territorio della Regione Calabria, è stato istituito per dotare il territorio calabrese della infrastruttura idraulica necessaria per distribuire le risorse idriche in modo ottimale ai vari settori idroesigenti (Irriguo, Potabile, Industriale). Le opere vitali degli schemi idrici sono gli invasi che accumulano in posizioni strategiche le abbondanti acque invernali e le lasciano nei periodi di richiesta – all’ 80 per cento nel periodo estivo nel quale a fronte di una richiesta di punta di 120 mc al secondo le disponibilità globali di tutta la regione oscillano tra minimi di 30 mc sec. a medie di 50 mc sec. La diga sul Metramo è inquadrata nello schema idrico intersettoriale della Piana di Gioia Tauro-Rosarno, (sottosistema tirrenico Meridionale) nell’ambito del sistema idrico meridionale. Esso rappresenta il fulcro più importante dell’alimentazione idrica essendo posto in posizione strategica a quota 800 m.s.m. …

Disegno e Caratteristiche della Diga

Disegno e Caratteristiche della Diga

Come materiali per la confezione del nucleo impermeabile della diga del Metramo è stata prevista l’utilizzazione di un complesso di terreni a grana prevalentemente sabbioso-limosa costituenti una copertura di depositi continentali sovrapposta alle rocce del basamento cristallino calabro. Si è inoltre costatato che la scopertura del materiale, e quindi la sua scopertura all’area, determinava una sensibile riduzione dell’umidità solo nella porzione corticale. Si è reso necessario asciugare la dovuta riduzione di contenuto d’acqua tramite prosciugamento in forno del materiale…”

A questo punto resta solo da dire che, a distanza di vent’anni dal suo completamento, la diga ancora non funziona. L’unica considerazione che si può fare è che l’invaso, capace di contenere 30 milioni di metri cubi di acqua, fino a quando è rimasto vuoto (alla stregua di una vasca priva di accesso e quindi inutilizzabile), ben pochi hanno alzato la voce, se non per denunciare la creazione di un altro inutile monumento allo sperpero, con le conseguenti attenzioni della Magistratura.

Diga sul Metramo

Diga sul Metramo

Oggi il problema è diverso, al di là delle destinazioni d’uso (irriguo, potabile, industriale) finalizzate allo sfruttamento della diga una volta riempita, resta aperto, e non può rimanere senza risposta il “problema così delicato ed importante per la sicurezza dei cittadini” invocato dal Sindaco di Galatro nella sua lettera dove ha coinvolto tutti gli Enti preposti alla sicurezza e sorveglianza della diga…
In una precedente occasione, proprio nell’aula del Consiglio Comunale, il Sindaco Panetta ha affermato che “più volte ha scritto agli Enti preposti per smuovere le acque, quando l’acqua ha raggiunto il massimo livello, ma non sono mai venuto a capo di nulla, nonostante la denuncia che in una eventuale emergenza, l’Amministrazione non è in grado allestire un eventuale piano di evacuazione e gli argini non sono in grado di reggere a una eventuale emergenza… Qualcuno deve farsi carico del problema, perché il problema esiste e, considerato che la diga così come è adesso non serve a nessuno e gestirla in questi termini rappresenta solo un pericolo che non ci porta nessuna utilità… il nostro progetto è riuscire a far mettere d’accordo i vari soggetti interessati per un progetto di sviluppo per la diga… bisogna trovare un progetto per usare la diga… Renderla sicura e utile… altrimenti svuotiamola!”
Queste domande e considerazioni non possono rimanere senza risposta. La capacità, e possibilità di risposta a queste domande renderà credibile un progetto di sviluppo che, allo stato, non solo non è in grado di dare risposte adeguatamente confacenti alle modalità di utilizzo di un serbatoio di tanti milioni di metri cubi d’acqua… ma, ancora peggio, non potrà mai rendere credibile un progetto che non esiste!

 

*Pubblicato Marzo 2013 

 

 

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