Michele Scozzarra Web Page Blog

LA CHIESA DI GALATRO AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: MESSAGGIO DEL PARROCO DON NATALE IOCULANO

E pure il nostro Parroco, don Natale Ioculano, in questo periodo convalescente dopo la brutta malattia, dimostra di avere nel cuore la nostra Chiesa di Galatro, con la preoccupazione per tutti i galatresi e, sul sito della parrocchia, con un intervento toccante, fa arrivare la sua voce per confidare nell’aiuto di Dio e di Maria in questo momento particolare.

326.889 ACCESSI IN QUATTRO GIORNI SULLA CANDELORA… DICO ANCORA: “GRAZIE A TUTTI”

Nei giorni scorsi, tra sabato 4 e martedì 7 gennaio, è successo qualcosa che non riesco a credere possibile (ma i contatori non sbagliano!): sono state registrate 326.889 visite di cui 322.553 solo sull’articolo della Candelora, e ancora stanno ancora aumentato in numero considerevole di ora in ora. Che dire… vuol dire che l’interesse per il Natale, il Presepe e il suo significato, ancora per tantissime persone esiste… e questo è un bene!

LA “PRETESA” DEL CRISTIANESIMO… OVVERO CHE COS’E’ IL CRISTIANESIMO

Succede che si parli di cristianesimo, quando di questo c’è l’apparenza, ma non la sostanza. Capita anche che il cristianesimo si riduca ad un fatto “culturale” e si scarti da esso quanto c’è di propriamente “religioso”, per cui da una parte si dice di non essere “cristiani”, ma dall’altra si afferma di “non poter non dirsi cristiani”. Che cos’è, dunque, il cristianesimo e come si deve definire il cristiano?

LA COSA PIU’ STRAORDINARIA DEI MIRACOLI E’ CHE ACCADONO (Chesterton)

Gli Atti degli apostoli descrivono Gesù come “un uomo accreditato da Dio per mezzo di miracoli, prodigi e segni” e Gesù stesso presenta i miracoli da lui operati come prova della sua messianicità: “I ciechi vedono, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti sono risuscitati”. Non si può eliminare il miracolo dalla vita di Gesù, senza smagliare tutta la trama del vangelo.

DIALOGO DEL PASSEGGERE CON DOSTOEVSKIJ

Illustrissimo Signore, non Le nascondo che ho come l’impressione di vivere un sogno, di trovarmi coinvolto in un qualcosa più grande di me: essere davanti al “maestro” che, con le sue opere mi è compagno di strada da ormai tanti anni. Non mi sembra affatto vero di avere davanti il grande Fedor Michajlovic Dostoevskij.