QUANTI PATRIMONI NASCOSTI DA SCOPRIRE CI SONO NEI NOSTRI PAESI…?

Passeggiando tra i vicoli dei nostri piccoli centri, spesso ci si imbatte in piccole chiesette nascoste tra vecchi e nuovi palazzi, o soffocate tra impalcature e ferraglia. Queste chiese hanno perso totalmente la loro funzione per diventare delle costruzioni fatiscenti che neanche chi ci abita vicino nota più: alcune addirittura sono nascoste da edifici di più recente costruzione e dalla strada non è possibile neanche intravederle più. Abbandonate, con i segni del tempo evidenti nei muri scrostati, nelle pietre scoperte e nei vetri impolverati. Queste chiese dimenticate e spesso sconsacrate conservano comunque la loro maestosità, quella sensazione di presenza solenne e di storia. Che siano diroccate o circondate da antichi cimiteri o nascoste tra i palazzi, non si può negare che abbiano conservato il loro fascino originario, l’orgoglio di essere state, un tempo, il centro simbolico attorno cui ruotava la vita delle comunità, dai piccoli villaggi alle più grandi città

C’è qualcosa di bello e misterioso nelle rovine di queste antiche chiese abbandonate e dimenticate per i più svariati motivi. Alcune hanno giocato un importante ruolo a livello storico in tempi di guerra, altre rappresentano le sfide e le difficoltà che affronta il mondo moderno. Ora tutto ciò che rimane di queste meraviglie sono solo alcune parti della struttura, che costituiscono una strana e affascinante finestra su ciò che un tempo esisteva, anche se tra rampicanti e incrostazioni queste chiese sono cariche di fascino e mistero.

Penso che pochi sanno, per esempio, dell’esistenza di una piccola chiesetta (praticamente un grande stanzone) proprio all’uscita dell’autostrada, proprio entrando a Palmi, sulla sinistra dopo il distributore di benzina. Io l’ho “scoperto” per caso mentre parcheggiavo la macchina per entrare in un caseificio. Scoperta la mia, forse, di scarso rilievo… ma quanta tristezza ho provato al pensiero che, anche questo, è solo un piccolo esempio che possiamo portare a testimonianza di un degrado e un abbandono quasi sempre colpevole.

Questi luoghi sono condannati a una tragica fine e mi piace l’idea di poter scrivere di questo: spesso la fotografia dà senso alle cose che non ne hanno più. Ogni chiesa e cappella racconta una propria storia, e le immagini forniscono uno sguardo intimo e genuino all’interno di questi luoghi di culto religioso. Il senso di una chiesa supera la comprensione che di essa possiamo avere quale monumento e il culto che vi si celebra costituisce il contesto vitale che la giustifica e rende preziosa agli occhi dei fedeli. Da qui il carattere identitario che fa delle chiese, al di là del fascino storico-artistico, qualcosa di più significativo e profondo, che attiene alle corde spirituali della popolazione.

Sicuramente molte altre cose, di particolare interesse, si potrebbero trovare: l’importante è che le ricchezze di cultura e civiltà, generate nei secoli passati, non vadano perdute ma siano restituite al presente. E, con la crisi di valori e significato, imperante di questi tempi, ci sono tutte le ragioni per pensare che un simile lavoro, non è una cosa da poco…!

COMMENTI ALL’ARTICOLO

Cecè Papalia

In quella chiesa si venerava San Gaetano e la contrada prende proprio il nome di quel Santo. Sino alla mia adolescenza ricordo anche la celebrazione della processione.

Michele Scozzarra

Cecè quando sono entrato ho avuto un sussulto… quasi come un presagio di come sta andando a finire la nostra Chiesa locale… nonostante la costruzione di “orribilis” luoghi di culto… ma questo è un discorso da affrontare in altri contesti!

Cecè Papalia

È vero Michele, mi trovi d’accordo. Niente dei nostri tempi potrà definirsi bello ed armonico rispetto a quanto costruito in passato; penso anche al moderno palazzo di giustizia e faccio il paragone con il vecchio tribunale prima della sua orribile ristrutturazione. Quando varcai la sua soglia per la prima volta, erano i primi giorni del novembre 1978, rimasi colpito dalla sua bellezza e maestosità.

Ermenegildo Albanese

Non sono affatto d’accordo con te, caro Michele. La crisi della Chiesa non dipende dall’abbandono di piccoli luoghi di culto che avevano motivo di essere quando i nostri paesi erano ricchi di clero, non sempre motivato per la verità. Al mio paese personalmente ricordo (anni 60) 20 preti. Tante di queste chiesetta erano retaggio di un feudalesimo presente soprattutto nel meridione ed erano di proprietà del signorotto del luogo. A tuo conforto e per smentire la tua tesi é proprio di ieri la pubblicazione dei dati sul numero dei cattolici nel mondo in occasione della Giornata missionaria mondiale. Dall’anno scorso i cattolici nel mondo sono aumentati di 12 milioni. Solo in Europa c’è stata una flessione.

Michele Scozzarra

Caro don Gildo, non ho parlato di crisi della chiesa per l’abbandono dei luoghi di culto… leggete bene l’articolo… al massimo ho parlato di una bella pagina di storia che queste opere, anche piccole, testimoniano. Non è nemmeno un problema di più o meno cattolici nel mondo… la flessione dell’Europa ha una sua ragione, non a caso l’espressione più ricorrente è che “siamo passati da evangelizzatori a evangelizzati”… e che il problema della nostra chiesa, nostra anche particolare, non è il “tempio” ma il “Tempio”… tanto per dirla con Bernanos stiamo riducendo le nostre chiese ad un museo per i santi… mentre la gente è sempre più lontana… ed è su questo che la vista di quella chiesetta, che il mio amico Cecè dice di san Gaetano, mi ha provocato “cattivi presagi”… così come orribili costruzioni delle quali abbiamo discusso ampiamente anche con voi su queste pagine (ho conservato i dialoghi e come ho qualche momento di tempo scriverò un servizio)…

Mimmo Scriva

La conosco …… la chiesetta di San Gaetanino.

Gaetano Errigo

Una chiesa dedicata a San Gaetano! Wow! La devo visitare. L’articolo l’ho già letto e condivido appieno le riflessioni.

Cav Rocco Giuseppe Tassone

Ciao Michele, hai messo foto di quella statua? Mi serve per il libro in uscita su san Gaetano.

Michele Scozzarra

Non non ne ho nessuna… Se non interveniva il mio amico Cecè, non spoevo neanche che la chiesa era dedicata a san Gaetano… e dentro non c’è niente, solo quello che vedi nella foto… Ciao buona giornata.

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2 risposte

  1. Antonio ha detto:

    I frati minori conventuali , quando la chiesetta di S. Gaetano apparteneva al territorio della Parrocchia Maria SS. Del Rosario, il giorno della festa veniva costruita fuori una chiesa con archi di cartavelina colorata. Nel fascicolo del 25° della parrocchia si trova l’ immagine di S. Gaetano esposta fuori nel piazzale. I Frati napoletani , andavano in tutte le contrade a quei tempi.

  1. 20 Ottobre 2019

    […] QUANTI PATRIMONI NASCOSTI DA SCOPRIRE CI SONO NEI NOSTRI PAESI…? […]

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