Autore: Michele Scozzarra

BUON COMPLEANNO DON NATALE…

Oggi 25 gennaio 2019 con un pensiero ed una preghiera, rivolgo un affettuoso augurio di buon compleanno al nostro parroco, il carissimo don Natale Ioculano, con un ringraziamento al Signore per averlo condotto in mezzo a noi come sapiente guida per la nostra comunità, con un ringraziamento anche per l’amore e la determinazione di questa sua missione pastorale nella Chiesa di Galatro.

PERCHE’ DIO SI FA UOMO PERSINO IN CALABRIA? di Bruno Demasi e Michele Scozzarra

Proprio qui, in Calabria e ora, se da un lato siamo accolti dal “genuino cuore di Dio”, non possiamo non evidenziare come appaiono incapaci di intaccare il cinismo dell’uomo tanti auguri e sermoni natalizi che rimbalzano ovunque in questo periodo. Il ricordo di quel Bambino in fasce in una mangiatoia sembra permanere, anche fra molti che portano il Suo nome, solo come un astratto «simbolo» dei valori universali di pace e fratellanza. Sembra impossibile perfino immaginare che quella presenza, misteriosa eppure così umana, possa rendersi incontrabile dagli uomini di oggi provocando il medesimo impatto umano di allora.

IL PRESEPE DEL MIO RIONE “VIA MADONNA-VIA GARIBALDI”

La raffigurazione della nascita di Gesù Cristo è pienamente parte anche della nostra cultura galatrese, per cui il nostro Rione da subito si è mostrato pronto a realizzare un bel Presepe, per avvicinarci al Natale con una rappresentazione materiale che vuole celebrare la nascita del Salvatore e creare un momento di bellezza ed emozione.

“L’HO SCRITTO PER NATALE…” UNA MIA RACCOLTA DI SCRITTI SUL NATALE CON LA PREFAZIONE DI DON NATALE IOCULANO

Negli anni passati, nei giorni precedenti il Natale, ho sempre pubblicato qualche mia piccola riflessione, che oggi ho riunito in una raccolta dal titolo “L’ho scritto per Natale…”, pubblicazione che vuole essere il mio modo di condividere qualcosa di me, con i miei amici, in questo particolare periodo dell’anno che è il Natale: come un perfetto tassello che si va a collocare all’interno di un grande mosaico che altro non è se non la meravigliosa, quanto affascinante, avventura della vita di ciascuno di noi. Ho chiesto al nostro Parroco, don Natale Ioculano, di presentare questa mia raccolta, e lo ringrazio per quanto ha scritto nella sua prefazione

PER IL XVI° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON AGOSTINO GIOVINAZZO (18 MAGGIO 2018)

Don Agostino Giovinazzo, originario di Cittanova, è stato ordinato sacerdote l’8 dicembre del 1971 da Mons. Vincenzo De Chiara, vescovo di Mileto, ed è stato mandato a Galatro nell’ottobre del 1974, a sostituire il compianto don Rocco Distilo. Uomo di profonda cultura, oltre che Parroco di Galatro, è stato docente all’Istituto Superiore di Teologia di Palmi, nonché collaboratore della Cancelleria Vescovile della Diocesi di Oppido-Palmi, dove si è fatto apprezzare per le sue grandi doti intellettuali ed umane.

ASTROLOGIA, OROSCOPO E… CHIACCHIERE

Le argomentazioni sostenute sull’oroscopo e sull’influenza delle posizioni stellari sul nostro carattere e, addirittura!, sul nostro destino, sono basate sulla pretesa che gli “effetti” delle stelle dovrebbero essere sentiti qui sulla terra; ma anche questa pretesa, come quella del Destino, sembra una affermazione cui bisogna credere “per fede” e non per rigore scientifico.

450 COPIE SULL’ABATE MARTINO: NÉ PER FAMA, NÉ PER SOLDI. SOLO PER AMORE, PER AMORE ALLA NOSTRA TERRA E ALLA NOSTRA STORIA

Ora, a distanza di quasi 6 mesi, posso dire di avere distribuito oltre 450 copie della mia pubblicazione sull’abate Martino, con dei riscontri molto lusinghieri, soprattutto da chi non sapeva neanche l’esistenza del nostro Abate: volendo posso dare vita ad un’altra pubblicazione solo con i commenti, e ringraziamenti, ricevuti. Per tanti è stata una bellissima scoperta e ne sono rimasti affascinati. Una cara amica mi ha scritto un pensiero commovente: “Ti ringrazio per avermi fatto conoscere e amare Galatro, il suo ambiente, la sua storia, senza esserci mai stata”.

A CINQUANTA ANNI DAL SESSANTOTTO

Tutti gli anni si ricordano un sacco di cose, si celebrano anniversari a più non posso: gli argomenti dilagano dalla cronaca allo sport, dalla storia alla letteratura e chi più ne ha… non si tiri indietro. Il 2018, che ormai volge al termine, pensavo si sarebbe distinto, soprattutto, per i “cinquanta anni dal ’68”, invece non è stato così. Ricordo che per il vent’anni se ne è parlato fino alla noia: è stata messa in moto una valanga di “io c’ero”, un fiume di nostalgia, un frenetico sfogliare l’album della giovinezza. “Ero del ‘68” era un marchio doc.